Nello schema del ddl contro le norme discriminatorie, firmato dal ministro per l'Integrazione, Cecile Kyenge, e datato 20 gennaio 2014, è presente una proposta di modifica importante per i giornalisti senza passaporto Ue e da anni richiesta da Ansi (Associazione nazionale Stampa interculturale): il diritto anche per i giornalisti e giornaliste di passaporto non italiano iscritti all'Ordine dei giornalisti di poter registrare, come direttori responsabili, una testata italiana. Come si legge nella bozza del quadro del ddl, datata 20 gennaio, all'articolo 11 viene proposta direttamente l'abrogazione delle parti discriminatorie dell'articolo 3 della legge sull Stampa (l. 47 del 1948). In questo modo viene recepita la proposta di Ansi che già ad ottobre 2013, all'interno di una delegazione dell'Associazione Prendiamo la Parola, aveva incontrato la ministra, consegnandole il proprio Dossier contro la discriminazione verso i giornalisti senza passaporto Ue, contenente anche il parere dell'Unar (Ufficio nazionale contro le discriminazioni razziste) sul caso di una socia di Ansi, Domenica Canchano, iscritta all'Ordine dei giornalisti della Liguria.
All'incontro era seguita una lettera di Ansi datata dicembre 2013, dove si ricordava alla ministra Cecile Kyenge anche l'accordo per l'emininazione della discriminazione da parte della presidenza del Consiglio nazionale dell'Ordine dei giornalisti e della Federazione nazionale della Stampa, grazie all'intervento di Ansi in seguito al parere Unar che riconosceva la discriminazione verso la collega Canchano che nel 2011 non aveva potuto registrare una testata presso il Tribunale di Genova. Ora lo schema del ddl "Disposizioni per la modifica o l'abrogazione di norme discriminatorie" è all'esame dei ministeri di Interno, Pubblica Amministrazione e Giustizia prima di arrivare al Consiglio dei ministri.